Un numero, il primo del 2025, per riprendere le fila di un discorso iniziato venti anni fa. Saranno tanti gli anni da quando ho fondato la rivista grazie ai miei colleghi della casa editrice Il Raggio Verde, Giusy Petracca e Raffaele Polo con l’auspicio che...
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Un numero, il primo del 2025, per riprendere le fila di un discorso iniziato venti anni fa. Saranno tanti gli anni da quando ho fondato la rivista grazie ai miei colleghi della casa editrice Il Raggio Verde, Giusy Petracca e Raffaele Polo con l’auspicio che altrettanti possano trascorrere ragionando, divulgando con passione e rigore la bellezza del nostro paese unico, del tesoro che conserva, e non tanto gelosamente quanto dovrebbe perché tanto ancora c’è da fare in questa direzione. Ben vengano le giornate celebrative e gli inviti a visitare i nostri musei - a proposito il 1 gennaio 2025 si potrà accedere gratis - ma c’è bisogno di partire dal basso e far conoscere sin da piccoli il grande patrimonio artistico e architettonico che ci è stato tramandato perché è la nostra più grande ricchezza e non dobbiamo sperperarla. Bisogna investire sempre più sul turismo culturale sulla conoscenza delle identità per aprire le menti al bello ai valori della tolleranza e della pace, della condivisi
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