LETTERA DEL PARROCO Carissimi parrocchiani, è inevitabile essere tentati di soffermarsi su ciò che manca: è umano. È cristiano però accorgersi di ciò che abbiamo, di ciò che c’è. Nel bambino Gesù e in Maria e Giuseppe il mondo seppe vedere solo un’al- tra...
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LETTERA DEL PARROCO Carissimi parrocchiani, è inevitabile essere tentati di soffermarsi su ciò che manca: è umano. È cristiano però accorgersi di ciò che abbiamo, di ciò che c’è. Nel bambino Gesù e in Maria e Giuseppe il mondo seppe vedere solo un’al- tra famiglia povera, un numero per il censimento. Ma noi vediamo invece il Salvatore e la Sacra Fami- glia. Questione di sguardi quindi, sguardi animati dalla Fede oppure no, lì sta la differenza. Così lo stesso sguardo di Fede applichiamolo alle nostre comunità unite pure da questo bel bollettino: quanta vitalità, forza, entusiasmo, sacrificio, solidarietà e Speranza ho trovato in queste parrocchie, quanta testimonianza cristiana ho scoperto nelle tantis- sime persone che collaborano con me e con don Ernesto (al quale va un ringraziamen- to speciale). Capisco e comprendo chi sente la mancanza di un parroco, di qualche iniziativa in più, di un incontro più frequente con un sacerdote, ma non si perda di vista il tantissimo che c’è e nemmen
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