I Per la terza volta in una sola mattina entro nel bar e mi dirigo al bancone. Beppe, il barista, mi guarda con lo sguardo tipico di chi compatisce una povera bestiola maltrattata. Questo tipo ha la maledetta abitudine di leggermi dentro, nonostante io...
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I Per la terza volta in una sola mattina entro nel bar e mi dirigo al bancone. Beppe, il barista, mi guarda con lo sguardo tipico di chi compatisce una povera bestiola maltrattata. Questo tipo ha la maledetta abitudine di leggermi dentro, nonostante io cerchi di nascondere gli occhi con un bel paio di Police. Non ha nemmeno bisogno di chiedermi cosa voglio, si piega sotto al bancone, afferra un Crodino, lo stappa e me lo versa. Faccio cenno con il dito, ma lui mi precede e mi sbatte davanti un contenitore con divisori in cui gravitano alcune noccioline, patatine unte e qualcosa di non ben definito. Accetto con un sorriso, poi con posa plastica mi siedo sul seggiolino e volto la testa verso lei, l'essere giunonico per eccellenza, miss aiuto barista, la signora degli aperitivi, Luana. Avete presente Jessica Rabbit, bene, lei è praticamente così, solo con un vestito meno appariscente. Da quindici giorni lavora nel bar, e dallo stesso tempo io faccio la spola più volte al giorno per osserv
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