S i calcola che a Milano le occupazioni abusive di case popolari siano 5 mila, a fronte delle quali ci sono 10 mila appartamenti vuoti e non assegnati. Il dramma non è alle porte, è tra noi. Il problema non è soltanto la tenuta sociale del paese, ma anche...
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S i calcola che a Milano le occupazioni abusive di case popolari siano 5 mila, a fronte delle quali ci sono 10 mila appartamenti vuoti e non assegnati. Il dramma non è alle porte, è tra noi. Il problema non è soltanto la tenuta sociale del paese, ma anche la situazione tragica di migliaia di persone che nel cuore dell’inverno sono già senza casa, o che rischiano di perderla in breve tempo. Un pezzo di pane alla mensa dei poveri si può ancora trovare, ma se non c’è la casa c’è solo la macchina, quando c’è. Il dramma sociale collettivo si assomma dunque alla tragedia umana di tante singole persone, e non possiamo semplicemente voltare la faccia dall’altra parte. Un lettore frettoloso dei quotidiani può avere l’impressione che la fase acuta, con sgomberi forzosi e scontri, sia alle spalle; qualche egoista può consolarsi pensando che la Zona 5 non è stata ultimamente teatro di episodi violenti. Ma si sbaglia: Stadera, Spaventa e Gratosoglio sono quartieri dove ogni momento può riesplodere
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