In questo mio difficile ma affascinante lavoro cercherò, senza analizzare in pro-fondità le cause e i fenomeni che vi concorsero, di ricostruire il paesaggio terrestre in cui comparve e operò il nostro primordiale antenato.
È certo che la Terra sia...
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In questo mio difficile ma affascinante lavoro cercherò, senza analizzare in pro-fondità le cause e i fenomeni che vi concorsero, di ricostruire il paesaggio terrestre in cui comparve e operò il nostro primordiale antenato.
È certo che la Terra sia derivata da una compatta massa gassosa che, attraverso azioni e reazioni di diversa natura e un processo di raffreddamento durato miliardi di anni, ha assunto le forme e le caratteristiche geografiche del paesaggio quale appare ora dall’alto.
Certo, su di essa a mutarlo continuamente concorsero vari fattori, nel corso di diversi milioni di anni, ma a noi interessa soprattutto l’apparire sulla crosta terrestre degli elementi primari come l’acqua, il fuoco, la luce, che sono alla base della vita, nelle sue diverse manifestazioni.
Tra i molteplici e multiformi aspetti di essa dobbiamo immaginare la forma embrionale dell’uomo o di un essere tra milioni di altri, compresi quelli inanimati, che aveva nel suo DNA qualcosa di speciale, destinato,
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